di Luciano Maugeri
Nel 2018 mia figlia Agnese partecipava, con altri ragazzi di “ - Libera - Contro le Mafie” - ad un progetto contro le devianze giovanili in Italia. Fui così coinvolto nella realizzazione di un piccolo laboratorio di scrittura creativa con alcuni ragazzi che appena usciti dal carcere minorile di "Bicocca" a Catania, venivano inseriti in questo progetto di recupero sociale. Così ho avuto modo di conoscere Claudio, professore universitario di sociologia e Antonella assistente sociale e anche Angela che studia per diventare un magistrato del tribunale dei minori. Già loro gestivano un percorso educativo al carcere minorile di "Bicocca" utilizzando la musica o meglio i video musicali nella loro didattica. Questa tecnica di "Video-Musico Terapia" è stata inventata e sperimentata da Claudio con molto successo e personalmente l’ho trovata anch’io molto efficace. Ogni settimana si sceglieva una tematica, ad esempio l'amicizia, la libertà e successivamente questi argomenti venivano accompagnati dalla visione di alcuni video inerenti agli stessi argomenti scelti. Nella visione del video si cercava, attraverso le immagini del video stesso e con l'analisi del testo della canzone, di fare venire alla luce quel particolare vissuto, quello scorcio di esistenza di vita che faceva risaltare tutte quelle difficoltà sociali e familiari che avevano condotto il ragazzo a seguire un sentiero di vita all’ombra dell’illegalità e dell’incertezza del proprio futuro.
Era meraviglioso sentire le riflessioni o ascoltare le loro “confessioni di vita” semplicemente dopo la visione e l’ascolto di questi video musicali!
Questa esperienza mi ha profondamente toccato e mi ha aiutato a capire il potere educativo, emozionale e terapeutico della musica ed il ruolo sociale che noi artisti abbiamo in questo processo di scambio emozionale e di condivisione di valori umani. Scambio che si realizza attraverso l’ascolto di musica e la visione di un video
e che improvvisamente diventa relazione che apre una porta e mostra alla coscienza qualcosa che c’era anche in precedenza ma che non poteva essere percepito, da noi responsabili dei progetti e neanche dai ragazzi chiusi nelle gabbie delle loro personali tragedie.
Purtroppo nel momento in cui scrivo, i progetti sono fermi, ma contiamo di riprenderli quando sarà possibile, con più forza e più passione di prima .... speriamo presto!
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